Si è diplomato in organo e composizione organistica e successivamente in musica corale e direzione di coro presso il Conservatorio “J. Tomadini” di Udine, parallelamente ha seguito il corso completo di studi presso l’Associazione Internazionale di Canto Gregoriano a Cremona. È consulente musicale e autore all’interno del progetto di letteratura inglese per Licei della casa editrice Loescher dal 1997, pubblicando nel 2005 il libro ‘Tuning Voices’.
Dal 1998 ha orientato il proprio lavoro di ricerca sul suono seguendo l’approccio proposto dal Metodo Funzionale della Voce presso l’Istituto di Fisiologia Vocale Applicata di Licthenberg® fondato da Gisela Rohmert studiando con Maria Silvia Roveri e divenendo prima insegnante di Funzionalità Vocale e in seguito conseguendo l’abilitazione all’insegnamento del Metodo Funzionale presso l’Istituto di Lichtenberg.
Dall’Anno Accademico 2000/01 è docente regolare di tecnica vocale ed esercitazioni corali presso la Civica Accademia d’Arte Drammatica ‘Nico Pepe’.
Nel 2008 fonda il gruppo di ricerca vocale Cantiere Armonico.
Tiene frequentemente corsi di tecnica vocale, canto e laboratori musicali presso scuole pubbliche, cori, istituti privati ed associazioni.
Il Gruppo Vocale
1 – Il lavoro vocale proposto è basato sui princìpi di ricerca dell’Istituto di Fisiologia Vocale Applicata di Lichtenberg® fondato da Gisela Rohmert: è necessario perciò esserne già a conoscenza, per aver seguito uno o più seminari o lezioni individuali.
2 – Nel caso non si abbia mai affrontato un percorso vocale di questo tipo bisogna quantomeno esserne informati ed interessati ad intraprenderlo: è auspicabile poi l’iscrizione ad un corso ‘introduttivo’ per poter condividere in tempi brevi un linguaggio comune.
3 – È richiesta la partecipazione regolare a tutti gli incontri (che saranno inizialmente di due ore con cadenza settimanale): la presenza costante ad ogni incontro è indispensabile per la creazione di un progetto comune.
4 – Anche se il lavoro iniziale non è rivolto al repertorio ma prima di tutto al suono, lo scopo di questo gruppo è quello di poter rivolgere gli strumenti sviluppati nel lavoro sul suono al repertorio corale: è pertanto fondamentale che ognuno abbia coscienza dell’importanza di un proprio percorso di sviluppo vocale individuale che possa nutrire il lavoro in comune e che non sia ad esso circoscritto.
5 – È importante la chiara consapevolezza che si tratta preminentemente di un processo di arricchimento e crescita personale attraverso la ricerca sul suono e la voce: la possibilità di poter esprimere all’esterno le proprie acquisizioni attraverso concerti, collaborazioni artistiche o altre esperienze con un pubblico è un’opportunità che si potrà manifestare quando l’organismo coro avrà raggiunto un determinato stadio di sviluppo.
6 – Anche se non è richiesta una specifica preparazione musicale, questa esperienza non ha lo scopo di colmare lacune culturali: potrebbe essere piuttosto lo stimolo per un approfondimento che esula però dal tempo di studio collettivo. È comunque preferibile aver già acquisito gli strumenti base necessari per far musica insieme quali la capacità di leggere uno spartito, conoscenze base di ritmo e melodia, sicurezza nell’intonazione.
7 – La scelta del repertorio sarà sempre coerente con il tema che si intenderà sviluppare di volta in volta nel corso degli anni, senza particolari preclusioni, sempre tenendo conto delle forze in campo e del numero dei partecipanti al progetto.
8 – Per ovvie ragioni di organico viene prediletto un repertorio per coro da camera a cappella, a partire dal repertorio gregoriano fino ad includere le sperimentazioni della musica contemporanea. Per la lettura, interpretazione ed esecuzione del repertorio gregoriano potranno essere previsti brevi seminari tematici.
9 – Un ruolo importante è svolto anche dalla ricerca sull’improvvisazione individuale e di gruppo.
10 – Il tipo di lavoro proposto intende il gruppo che si viene a creare come un organismo vivo in continua evoluzione e crescita e si pone come obbiettivo una sempre maggiore indipendenza e autonomia dei singoli elementi, a livello di lavoro individuale e di proposte di ricerca, in modo che l’organismo-coro si possa orientare ad una progressiva auto-organizzazione. In quest’ottica è auspicabile che il ruolo di direttore diventi sempre meno indispensabile fino a risultare superfluo.
Il gruppo vocale Cantiere Armonico nasce nel 2008 sotto la guida del m.° Marco Toller e attualmente è costituito da 12 elementi. Si costituisce con lo scopo di applicare gli strumenti di ricerca del Metodo Funzionale della Voce al suono corale e al repertorio vocale a cappella. Questo approccio al suono e alla voce umana nasce presso l’Istituto di Ergonomia del politecnico di Darmstadt (Germania) più di 25 anni fa ed ha portato in seguito alla fondazione dell’Istituto di Fisiologia Vocale Applicata di Lichtenberg ®, con lo scopo “di definire le caratteristiche di una funzione laringea sana, che permetta di cantare con libertà e leggerezza, su di un’ampia estensione e con esiti qualitativi non dipendenti dall’età del cantante”.
L’interesse del gruppo è quello di scoprire come la sinergia di più suoni possa permettere uno sviluppo armonico della voce, sia individuale che collettiva, rispettandone la fisiologia e le tappe di crescita. Il suo lavoro costante è rivolto sia alla ricerca sul suono puro e a tutte le sue implicazioni a livello fisiologico, acustico ed emozionale, sia all’esecuzione di un repertorio corale che sia in linea con i temi di ricerca affrontati.
Il repertorio affrontato è per gruppo vocale da camera a cappella e spazia dalla tradizione gregoriana alla polifonia rinascimentale, fino ad arrivare a compositori contemporanei. Lo studio di queste composizioni ha lo scopo di cogliere come, nel corso dei secoli, sia possibile riconoscere una costante attenzione da parte dei diversi compositori per il suono vocale e come le loro opere diventino l’occasione per sviluppare il ricco potenziale che la voce umana racchiude.
Presentare il frutto di questo studio davanti ad un pubblico diventa quindi non il fine ma l’occasione per riconoscere e condividere i frutti fino a questo momento raccolti nel percorso di ricerca comune.
Trasparenza
In applicazione agli obblighi di trasparenza previsti dalla legge n.124/2017 (co. 125, 125 e126) in materia di trasparenza per gli enti privati e non profit, di seguito si pubblicano i dati relativi ai contributi pubblici ricevuti: